Lino Marmorato: Filosofia? No cronaca

Juric con quello costruito con la Primavera rossoblu, Mantova e Crotone sta cercando giorno dopo giorno mattone su mattone di arrivare cercando di costruire una casa rossoblu a quarti.

Dall’inizio del suo lavoro pochi sono stati i detrattori, tanti i discepoli. A Neustift famiglie che litigavano perché i mariti volevano vedere tutti gli allenamenti a porte aperte invece di sfruttare la Card Stubai e andare… a gratis, in giro.

Juric dal suo arrivo ha fatto parlare tanto per i sistemi di allenamento grazie anche alla fama che si era creato da giocatore trasportata in panchina.

Non c’è intensità negli allenamenti: come ai suoi tempi adesso deve essere cento da parte di tutti.

Il pirata da ex calciatore degli anni 2010 e non della prima Repubblica è consapevole che tra i lavori ai suoi tempi ed ora c’è una differenza abissale, una fatica tremenda e cerca sempre con le parole di far capire non solo lo schema tattico ma anche che bisogna saper correre e tutto funzionerà se tutti saranno al top della forma, obiettivo che si può ottenere solo con carichi di lavoro pesanti.

Juric è anche consapevole che il fiato rappresenta le fondamenta su cui costruire, ma poi servono tecnica e la tattica per fare la differenza.

Vedendo gli allenamenti difensivi sulla difesa a tre o quattro, Juric pretende che ogni singolo sincronismo venga digerito fino all’automatismo. Il bello che questo lavoro quasi didattico non è stato ostacolato, discusso sì, con i veterani della fase difensiva: la lezione da vice Gasperini all’Inter è stata importante.

L’attenzione per la fase difensiva da parte di Juric marcia oltre i compiti individuali del calciatore. Il difensore non dovrà essere attento solamente quando l’uomo con il pallone è nella sua zona. Ha a che fare con tutta la squadra in campo, con 11 calciatori impegnati contemporaneamente in tutte le fasi di gioco.

Per Juric in campo non c’è la possibilità per gli attaccanti, i centrocampisti, gli esterni di rimanere passivi senza pallone. La sua rabbia per non aver visto tutto ciò contro i turchi è stata subito messa in risalto nella conferenza stampa e in questa settimana l’avrà comunicata con le immagini ai calciatori.

Stasera altro esame contro la Lucchese a Porta Elisa contro una squadra del girone B della Lega Prof (ex C) reduci da 15 giorni di preparazione a Reggello.

Juric vuol vedere una squadra che difenda aggredendo e non arretrando, ma avanzando, potrebbe provare a utilizzare con il rientro di Rincon il 4-2-3-1 con Rigoni tra le linee, ruolo dove in carriera da trequartista/centrocampista  ha dato il meglio.

Lazovic e Nitcham fremono per entrare in gruppo.

Calciomercato: nulla in uscita e entrata.

Notiziario: Ieri Renzi ha inaugurato un ponte sulla A3 Salerno Reggio Calabria annunciando che su quella martoriata arteria non ci sono più cantieri. Bisognerebbe invitarlo ad andare da Genova a Pegli e ritorno sull’A10, code infernali in qualsiasi ora del giorno. Ho dovuto rinunciare e tornare indietro a Cornigliano.

Una notizia sul sito rossoblu mi ha ricordato che Juric ai tempi del Kroton diceva: “Fuori dal campo concedo la massima libertà. Mi piace che facciano colazione e pranzo al centro sportivo per controllare l’alimentazione”. Ieri al primo allenamento mattutino al Pio Signorini tutti convocati di prima mattina per fare il breakfast. Chissà se con le crostate fantastiche di Piero del Trianon sfornate in quantità industriale durante il ritiro austriaco.

Domani alle ore 18:30 a Torriglia, 19° Trofeo Currò. “Parterre dei rois” dentro e fuori dal campo. Occasione per godersi lo spettacolo e il fresco a costo zero.