GENOA ATALANTA: NON E' SOLO UN CONFRONTO TRA GILA E GASP A MARASSI SFIDA TRA SQUADRE IN GRAN FORMA

09.02.2024 18:19 di  Radazione Genoa News 1893   vedi letture

Il maestro e l'allievo, il veterano e l'emergente. Tutte definizioni acconce per delineare il fiammeggiante confronto tra Gian Piero Gasperini e Alberto Gilardino, in programma nel tardo pomeriggio di domenica a Marassi. Di fronte troviamo l'allenatore rossoblù più vincente del Dopoguerra e il suo degno erede, che cerca di ripercorrerne il cammino. La sfida in panchina è il corollario della tenzione calcistica tra due squadre che, pur con caratura e obiettivi differenti, si pongono tra le realtà positive dell'attuale campionato e negli ultimi tempi sono assurte a protagoniste.

Ormai non fa più notizia un'Atalanta tra le comprimarie, in spregio alle cassandre che avevano preconizzato un suo ritorno nei ranghi dopo un decennio di gioie. La squadra nerazzurra sta attraversando un momento felicissimo e non è blasfemo affermare che attualmente sia la terza forza del nostro football, senz'altro più ispirata e forse più forte rispetto al Milan, già battuto sia nella regular season sia in Coppa Italia. Salvo cali marcati nei prossimi mesi o pasticciacci anche arbitrali confezionati a favore di “big” ansimanti, la Dea è destinata a disputare la prossima edizione della Champions League.

Gasp ha costruito una macchina quasi perfetta, innervata dalla classe di De Kateleare, che a Bergamo è uscito dalla crisi in rossonero, ma anche dalla fisicità di Koopmainers (guarito e pronto al rientro), dal talento di Miranchuk e dalla freschezza di Scalvini, Ruggeri e Carnesecchi, tre virgulti ormai maturi per palcoscenici ancor più prestigiosi. Ed è già una fortuna che Lookman, altro campione (decisivo all'andata), sia ancora impegnato in Coppa d'Africa.

Il Grifone proverà a riservare ai bergamaschi il trattamento subito da Inter, Juve e Roma, che al Ferraris hanno dovuto pagare pegno, ma il compito si preannuncia forse ancora più duro proprio per via del momento fulgido attraversato dai rivali. Di sicuro ai rossoblù non mancano le motivazioni, tra cui un tabù marassino con  lombardi che si prolunga dal 2018. Che questa non sia, sulla carta, l'occasione più propizia per abbatterlo, è un altro discorso.

I prodi di Gilardino comunque ci proveranno, sulla scia di una classifica assolutamente tranquillizzante e dell'imbattibilità nelle ultime otto partite. Quando l'animo è sereno e dagli spalti giunge caldo e incessante il sostegno di trentamila ugole, nessuna impresa è proibitiva. Ciò premesso, il pareggio finale sarebbe da accogliere come un successo.

Il mister rossoblù sta pure facendo il gusto all'abbondanza. L'infermeria gli ha restituito Messias e Haps, due carte in più da calare sul tavolo verde, magari a gara in corso. Sì perché la formazione base appare abbastanza definita, ad onta di una suggestione sempre più forte che accomuna la tifoseria rossoblù: il varo del tridente offensivo formato da Retegui, Gudmundsson e Vitinha. In teoria un trio delle meraviglie, ma con due controindicazioni: la forma ancora da perfezionare del neo acquisto portoghese e la pericolosità di un'Atalanta che va sì attaccata ma soprattutto controllata con la necessaria sagacia tattica. Gila ci ha abituato a certe sorprese, ma stavolta è presumibile che resista a tentazioni e spinte esogene per iniziare con un assetto più equilibrato. Ci sarà tempo e modo di vedere all'opera i tre tenori, sperando che non si tratti di una mossa disperata per provare a risalire la corrente.

Una novità è scontata in terza linea: dentro Vogliacco, che deve ancora completare l'ambientamento nella massima serie, al posto dello squalificato De Winter, che peraltro nelle ultime uscite aveva suscitato più critiche che entusiasmo Da non sottovalutare la disponibilità del fresco innesto Cittadini, seguito attentamente dall'allenatore.

La linea mediana dovrebbe comprendere gli inamovibili Badelj (sperando che tenga botta sino al termine) e Frendrup, con Malinovskyi favorito sia su Strootman sia su Vitinha. L'ucraino h militato nelle file atalantine e i suoi rapporti col Gasp sono stati altalenanti: per lui la seconda opportunità stagionale di farsi rimpiangere.

Sulle fasce, dopo mesi di penuria, domina persino l'incertezza. Spence e Sabelli vantano maggiori chances, però Martin non è tagliato fuori e difficilmente trascorrerà tutto il match in panchina.

Dai soliti bomber ci si attende la giocata vincente, che dipende da mille circostanze, ma Gila pretende da entrambi qualche passo avanti sul piano della presenza nel fuoco vivo della gara. Sarà certamente accontentato.

Postilla. In mattinata all'esterno della Nord sarà ricordato con una targa Pippo Spagnolo a dieci anni dalla scomparsa. Un doveroso omaggio ad un ineguagliabile capopopolo, che ha svezzato migliaia di giovani tifosi genoani ed è rimasto nel cuore di tutto un popolo.

         PIERLUIGI GAMBINO


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