31 dicembre 1988 - Il capodanno più bello della storia
Sono sempre stato un gran bugiardo. Mi piace dire di esserne costretto, per non ferire le persone, per evitare discussioni, per omettere eventi irrilevanti che porterebbero inutili conflitti.
Forse c'è dell'altro. La verità è dolorosa, la realtà è noiosa. Ho bisogno di colorare tutto come piace a me. Come i bambini.
Era il 31 dicembre del 1988. Appena compiuti i 19 anni, fidanzato da ormai 4 anni, giocatore della Rivarolese, squadra della Val Polcevera in cui andai dopo dieci anni passati nel Genoa sognando chissà cosa, e scappato via da terzino destro per andare a fare il centrocampista. Così, un pomeriggio di settembre, mi recai al PIO XIX a chiedere al Genoa di farmi fare il numero 10, dopo 10 anni da numero 2. Alla risposta negativa uscii insultando tutti, e sbattendo la porta. Finì così la mia avventura rossoblu, con mio padre che non mi parlò per qualche giorno. Settimana.
Ogni tanto lo ricordo a me stesso, e lo dico a voi che mi sopravvalutate. Sono rimasto un simpatico coglione.
Bene, quel 31 dicembre del 1988 avrei dovuto passarlo con la mia fidanzata. Non ricordo se in casa di lei con i genitori, o con la sua amica e rispettivo fidanzato. Di certo mi sentivo già sposato, troppo fidanzato, e troppo sposato, per un ragazzo di 19 anni taciturno e timido, ma che sotto la cenere era pieno di sogni, desideri, necessità, libertà.
Cominciai così a combattere con i miei sensi di colpa, nel non riuscire ad essere quello che gli altri si aspettano da me, nel non riuscire a ricambiare l'affetto ricevuto, le attenzioni, la fiducia. Tre dei miei amici della Rivarolese avevano un piano intrigante per quel fine d'anno, ed io avevo tanto bisogno di essere... immaturo... stupido... leggero... libero.
Raccontai alla mia fidanzata che avrei dovuto passare l'ultimo dell'anno con i miei genitori, dai miei nonni. Era una ragazza dolcissima, mi credette. Mi sentivo la più grande merda sulla faccia del Pianeta. Anzi... lo ero. Non c'erano telefonini per controllare ora per ora quello che avrei fatto, ed io e gli altri 3 avventurieri prendemmo un treno per Torino intorno alle ore 18 del 31 dicembre 1988. Direzione una fantomatica ed immaginifica festa che si sarebbe dovuta tenere in casa di un ipotetico amico di uno dei deficienti con cui avevamo preso il treno.
Partimmo così, con la nostra giovinezza sulle spalle, con i miei sensi di colpa, attenuati dalla goliardia e dal rumore delle stupidaggini che dicevamo, in cerca di avventura, misteri, mondi da scoprire.
Il treno era vuoto. Del resto era quasi l'ora di cena dell'ultimo giorno dell'anno. Tra schiamazzi e battute di infimo livello ci ritroviamo in una Torino deserta ben dopo le 21, alla ricerca della mitica ed irripetibile festa. Ma arrivati a destinazione, l'amara sorpresa. La festa è stata spostata nella casa di montagna, precisamente Bardonecchia, un centinaio di chilometri da Torino al confine con la Francia, nota località sciistica fin da quando mio padre mi faceva alzare alle 3 e mezza del mattino per andare a sciare lì, in treno, per tornare a casa la sera stessa.
I 4 allegri deficienti diciannovenni di pessime speranze, ritornano quindi in Stazione alla ricerca, il 31 dicembre del 1988 intorno alle ore 22, di un treno che ci teletrasporti da Torino a Bardonecchia in un tempo... "ragionevole". Il tempo fu talmente ragionevole che festeggeremo la mezzanotte in un triste vagone del locale Torino-Bardonecchia completamente vuoto insieme al Capotreno dello stesso treno. La bottiglia che avevamo portato da Genova, forse la avevamo rubata, non lo ricordo, echeggiava nel silenzio del vagone vuoto del treno vuoto del Piemonte vuoto dei cervelli vuoti di 4 giocatori senza speranza della mitica Rivarolese.
Tra ritardi dovuti alla serata particolare, neve, sbagli vari nel cercare questa meravigliosa e misteriosa festa, scendemmo dal treno in una località poco prima di Bardonecchia, di cui non ricordo il nome, intorno alle 2.30 del Primo Gennaio 1989. Buon anno. Il posto somigliava alla Capanne di Marcarolo, alla stessa ora, dello stesso giorno, tradotto: buio pesto, silenzio assoluto, strade deserte, tipo film di Dario Argento poco prima dell'arrivo del serial killer.
Ricordo che telefonammo con il telefono a gettoni della Stazione per farci venire a prendere da qualcuno, ma non rispondeva nessuno. Intorno alle 3 decidemmo per la soluzione più drastica, a piedi sul bordo della strada, in fila indiana, nel buio e nel silenzio più assoluto, ridendo come dei coglioni.
Giuro, lo giuro su quello che volete, è la verità. Passò una auto, una sola, qualcuno mise il pollice fuori. L'auto si fermò, era una donna. Una donna sola, sorridente, sui trent'anni, trentacinque, che ci prese tutti in auto. Tutti. Io salii davanti, gli altri dietro. Ero troppo ingenuo per chiedermi se non avesse paura, pensavo che non ci fosse alcun motivo di avere paura di noi. Eravamo solo 4 deficienti di 19 anni. Ora non ricordo come fosse questa ragazza, sinceramente, era buio, ero stanco, ma ancora oggi mi chiedo come avesse potuto fermarsi alle 3 e mezza del mattino a prendere quattro ragazzi maschi lungo una strada senza nemmeno un lampione e portarli per 5 km sulla sua auto.
Arrivammo alla festa. Erano ormai le 4, e quasi tutti stavano andando via. Ricordo gli sguardi incuriositi, le facce stanche, l'ultima fetta di panettone, l'imbarazzo, le risate.
Dopo una oretta la festa era già definitivamente conclusa. Ci diedero una stanza per farci riposare, ci sdraiammo tutti e 4 per terra, tra risate, stanchezza, fame, leggerezza. Dormimmo 2-3 ore, perché verso le 8 c'era il solo treno per Torino per poter rientrare a Genova nel pomeriggio.
Altre 6 ore di treno, tra viaggi, cambi, attese, e verso le 15.30 arrivai a casa. Il tempo di cambiarmi, darmi una lavata, ed andare dalla mia fidanzata, fingendo di avere passato l'ultimo dell'anno più noioso della mia vita.
Ricordo ancora quella serata come uno dei momenti più dolci, leggeri, emozionanti, della mia vita. Non accadde nulla, eppure accadde tutto ciò che serve per essere felici.
Per un momento.
Buon 2021 a chi lo merita.
Io non lo merito, sono un bugiardo, ma in fondo faccio sorridere gli altri.
Luca Canfora
12.05.2022 10:03 Amo il mio Destino | 07.09.2021 10:30 Mio padre, i miei sogni e un terzino... |
31.08.2021 09:57 Di Bello... poco | 22.08.2021 16:50 Santo Stefano d'Aveto 2021 |
22.08.2021 12:17 Orgoglio e pazienza | 26.07.2021 14:10 Ancora Genoa |
27.05.2021 13:00 Non si può fare | 13.05.2021 09:22 Numeri |
04.05.2021 14:45 Si può perdere ed essere felici | 30.04.2021 13:40 Genoa, PSG e dintorni |
- 29.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 28.10.2024 17:37 - Genoa, ufficiale l'ingaggio dell'attaccante Mario Balotelli
- 28.10.2024 16:23 - Il Giudice Sportivo, le gare della domenica, Genoa senza squalificati
- 28.10.2024 15:40 - Il Giudice Sportivo dopo la nona giornata, gare di venerdì e sabato
- 28.10.2024 12:28 - Gli Arbitri della 10a giornata
- 28.10.2024 12:19 - Genoa, Balotelli alle visite mediche, ecco le sue prime parole
- 28.10.2024 11:57 - Il Genoa in caduta libera si aggrappa a Balotelli
- 28.10.2024 11:00 - Serie A le curiosità della nona giornata, lo spettacolo del derby d’Italia
- 28.10.2024 10:00 - The Day After, lo spirito del Genoa non c'è più, dove ritrovarlo?
- 28.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 27.10.2024 17:47 - Leali: “Quanta rabbia subire così tante reti, dobbiamo ritrovarci”
- 27.10.2024 17:34 - Gilardino: “Siamo in grande difficoltà, Balotelli lo aspettiamo”
- 27.10.2024 17:32 - Baroni: “Dimostrata grande maturità, contento per la prestazione”
- 27.10.2024 17:09 - Genoa pagelle, troppe amnesie ed errori personali
- 27.10.2024 15:59 - Lazio-Genoa, il secondo tempo della sfida romana (live)
- 27.10.2024 14:55 - Lazio-Genoa, il primo tempo della gara della Capitale (live)
- 27.10.2024 13:53 - Lazio-Genoa, le formazioni ufficiali della sfida romana
- 27.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 26.10.2024 21:10 - Genoa, finalmente Balotelli? Tutto porta ad una risposta positiva
- 26.10.2024 20:21 - Genoa, i convocati partiti per Roma per affrontare la Lazio
- 26.10.2024 17:28 - Genoa, in attesa di un attaccante, servono punti in casa Lazio
- 26.10.2024 15:52 - Gilardino: “La Lazio è forte ma sono positivo, abbiamo lavorato bene”
- 26.10.2024 15:00 - Genoa Primavera, bene per un tempo poi il Cagliari si sveglia e vince 2 a 1
- 26.10.2024 14:20 - Lazio, senza le parole di mister Baroni ma con tanti cambi previsti
- 26.10.2024 13:59 - Allerta meteo, prolungata sulla nostra regione per la pioggia
- 26.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 25.10.2024 18:58 - Genoa, sotto la pioggia la squadra si prepara alla trasferta romana
- 25.10.2024 15:23 - Allerta meteo, dalle ore 18 su Genova diventa arancione
- 25.10.2024 13:57 - Genoa, presidente Zangrillo: “Balotelli? Non tocca a me decidere”
- 25.10.2024 12:50 - Crisi 777 Partners: quali rischi per il futuro del Genoa? Tra bilancio, potenziale cessione e progetti incompiuti
- 25.10.2024 12:06 - Genoa, comunicato ufficiale sullo stadio Luigi Ferraris
- 25.10.2024 11:45 - Genoa, auguri al difensore Alessandro Marcandalli
- 25.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 24.10.2024 18:07 - Genoa, stop per Caleb Ekuban, recupera Milan Badelj
- 24.10.2024 14:54 - Genoa, da domani prevendita al via per due gare e promozioni Halloween
- 24.10.2024 13:21 - Allerta meteo per domani su parte della Liguria per piogge
- 24.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 23.10.2024 17:12 - Genoa, in due vicini al recupero per la gara contro la Lazio
- 23.10.2024 12:00 - Gli Arbitri della 9a giornata
- 23.10.2024 11:11 - Genoa, Balotelli un nome tornato prepotentemente in auge
- 23.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 22.10.2024 17:10 - Il Giudice Sportivo dopo l’ottava giornata di andata
- 22.10.2024 13:43 - Genoa, auguri al difensore rossoblu Johan Vasquez
- 22.10.2024 10:00 - Serie A, le curiosità dell’ottava giornata, Inter all’inseguimento
- 22.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 21.10.2024 18:44 - Genoa, la ripresa con uno sguardo ai possibili recuperi
- 21.10.2024 16:15 - Genoa Primavera, sbancata Udine, 2 a 0 con doppietta di Ghirardello
- 21.10.2024 13:12 - Museo del Genoa, una festa per Halloween il 27 ottobre
- 21.10.2024 05:30 - Il buongiorno
- 20.10.2024 11:29 - Un punto di rabbia ma è un Genoa gravemente malato