A Verona per giocarsela senza troppe preoccupazioni

12.04.2025 17:20 di  Redazione Genoa News 1893   vedi letture

All'alba dello scorso settembre il Verona espugnò Marassi scrivendo la pagina più nera del romanzo stagionale genoano. Sette mesi abbondanti più tardi è in programma il match di ritorno, ma con assetti rivoluzionati. Tenendo fede alle probabili formazioni, solo cinque giocatori per ciascun team sono i superstiti di quella sfida e in sovrappiù il Grifo ha pure mutato guida tecnica. Come dire che al Bentegodi si fronteggeranno due compagini rivoluzionate per via di qualche infortunio di troppo e – soprattutto in casa scaligera – a causa di un mercato invernale piuttosto massiccio.

Oggi è il Grande Balordo a sorridere maggiormente, mentre l'Hellas insegue ancora un bel po' di tranquillità pur restando avvantaggiato rispetto alle più serie pericolanti. Sul fronte genoano c'è il vantaggio della tranquillità di classifica, cui si può aggiungere il pur labile stimolo di cancellare quella partitaccia, che indusse a preconizzare un'annata tremenda, trascorsa sul filo del baratro.

Salvo sorprese, proveranno a riscattarsi Sabelli, Martin, De Winter, Vasquez e Pinamonti, confermati nell'ossatura da Patrick Vieira, autore di un lavoro talmente apprezzato da attirargli le attenzioni della Roma. I gialloblù invece sono rimasti fedeli al mister di partenza, Paolo Zanetti, abile a districarsi tra mille difficoltà.

Si annuncia una gara aperta ad ogni verdetto. Il Genoa la disputerà sulla scia dell'ultimo, vittorioso cimento contro l'Udinese, ma senza un pilastro del calibro di Frendrup, castigato per un turno dal Giudice Sportivo. Surrogarlo in tutto è impossibile, ma ci proverà il vincitore del ballottaggio tra Onana e Thorsby, due che non s'assomigliano granché. Il primo, ancora sotto osservazione nella prospettiva di una conferma definitiva a fine stagione (riscatto fissato a 1 milione e 200 mila euro), è in grado difare argine ma anche di avviare l'azione con minor maestria rispetto a Badelj (altro elemento in teoria utilizzabile ma non al meglio e non certo bisognoso di provini), mentre il secondo, i cui piedi non sono dotatissimi, ha dalla sua un superiore dinamismo e una diversa propensione all'inserimento. In coppia con Masini, ristabilito rapidamente dalla botta rimediata nell'ultimo match, vedremmo meglio il camerunense, ma è Vieira a decidere. In linea teorica, dovremmo conteggiare pure capitan Badelj, ma in un Grifone proiettato al futuro non è un peccato concedergli un prolungato riposo.

Stante la conferma del quartetto difensivo, resta da stabilire la composizione della prima linea, partendo dalla quasi certa conferma di Pinamonti come terminale avanzato. Una buona fetta di tifoseria insiste per vedere inizialmente all'opera la coppia Pinamonti-Ekuban, ma il trainer giustamente frena: sia per non cambiare modulo (si passerebbe alla 4-3-1-2), sia per la convinzione, dati alla mano, che il coloured risultati maggiormente decisivo quando agisce da subentrante.

Rispetto a venerdì l'altro, si profila il rientro di Miretti al posto di Thorsby, con Zanoli (match winner otto giorni fa) a destra e Malinovskyi in mezzo, come sapiente distributore di palloni.

Descritto l'undici (con qualche parentesi) più affidabile, nel cervello di mister Patrick potrebbe farsi largo l'ideuzza di saggiare alcuni ricambi, in parte reduci da più o meno lunghi soggiorni in infermeria e in parte emersi dal fertile vivaio. Vitinha capeggia il ponderoso elenco, ma aggiungiamoci Messias, Ekhator, Venturino, Ahanor, Otoa e Matturro. Improbabile – ma chissà... - il loro immediato utilizzo, ma in corso d'opera non tutti rimarranno seduti in panca.

Vieira punta a giocarsela, dirigendo l'occhio verso una posizione di classifica ancor più onorevole, ma è ben conscio che il Verona possa risultare più rabbioso. A livello tecnico è una sfida abbordabilissima nell'ottica del pareggio e del colpo grosso. Gli avversari, fedeli ad un 3-5-2 che garantisca equilibrio, non sono malaccio: pur privi di individualità rilevanti offrono un mix di fisicità e tecnica da tenere in considerazione. Doveroso rispettarli, non temerli. Poi vada come vada.

                        PIERLUIGI GAMBINO


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