Genoa, quante stranezze sull’esonero di mister Gilardino

19.11.2024 13:30 di  Franco Avanzini   vedi letture

Chi se lo aspettava? Neppure i pochissimi detrattori di Gilardino pensavano si arrivasse ad un esonero così in maniera clamorosa. Alle 11.35 circa quando è arrivata la notizia in molti non ci credevano. Ma non era il 1' Aprile, non era il classico Pesce d'Aprile, quello che talvolta invade social, siti, giornali e quant'altro. Era tutto vero. La domanda è una: perché? Cosa ha fatto scattare questa decisione che solo il futuro potrà dire se sia stato un bene o meno?

Alberto Gilardino aveva una piazza, un popolo, intero dalla sua parte e soprattutto alcuni lati positivi. Intanto l'avere, ad oggi, tre squadre sotto in classifica e poi essere riuscito a tenere fuori la squadra rispetto a tutte le problematiche che hanno colpito la società. Isolare la rosa dal resto del mondo Genoa è stato un pregio, avere una squadra intera che lo seguiva e dava l'anima sino al fischio di chiusura con alcune gare recuperate proprio nell'ultimo quarto d'ora è stato un altro pregio da parte di questo allenatore.

Perché, se si doveva farlo, non mandare via Gilardino subito dopo il pareggio interno contro il Como? Sarebbe stato più logico e tutto sommato avrebbe avuto pure un senso. Ed invece sembrerebbe sia bastato un colloquio con il diesse Ottolini per arrivare, questa mattina, alla decisione più clamorosa. Cosa sia realmente accaduto non lo sa nessuno. Ipotesi? Uno, dar la colpa al tecnico per un gioco mancante; due, aver detto a Gilardino che a gennaio saranno ceduti uno/due giocatori (Frendrup, De Winter, Vasquez? ad esempio), altro non ci viene in mente.

Contrasti interni tra il presidente Zangrillo (pro Gilardino) e il resto della dirigenza potrebbero portare il numero uno societario ad un abbandono? Altra situazione che sarà da valutare. La società ha parlato di "questioni tecniche". Ma cosa significano queste parole? Ai posteri l'ardua sentenza.


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