The Day After, la marcia di mister Vieira è sempre più positiva

18.02.2025 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

11 gol subiti in 13 gare, quelle di mister Patrick Vieira, sette clean sheet, quando segna per primo il Genoa non perde mai. Sono curiosità che però dimostrano come l'allenatore francese (in minor parte Gilardino, occorre precisare) stia facendo bene. Se guardiamo solamente alle tredici sfide con Vieira in panchina si noterà come il Genoa sia migliorato in difesa, come già detto ed abbia vinto tre gare consecutive in casa senza subire gol, situazione che non capitava da parecchi anni.

Magari non sarà un bel Genoa, non sarà spettacolare ma sicuramente è concreto. E nel calcio questa è la cosa più importante, fare punti anche essendo meno belli. Il Genoa ha patito nel primo tempo un Venezia che ha dimostrato come senza attaccanti di strada se ne possa fare ben poca. Eppure almeno tre occasioni i veneti le hanno costruite soprattutto partendo dalla fascia sinistra d'attacco veneta. Zerbin e Nicolussi-Caviglia trovavano varchi aperti. Questo perché De Winter e Vitinha non si intendevano troppo lasciando campo aperto agli avversari.

Cosi se il risultato non cambiava era più demerito degli avversari che merito dei rossoblu. Kike Perez ad esempio proprio in prossimità del doppio fischio arbitrale aveva una opportunità colossale per segnare ma, tutto solo, dal dischetto del rigore calciava malamente alle stelle. E questo dimostrava il perché il Venezia si trovi in fondo alla classifica.

Un po' meglio la ripresa se non altro perché il Genoa provava a arsi vedere in attacco. Nulla di eccezionale ma sicuramente meglio dello zero nei tiri fatti nel primo tempo. E qui ci metteva mano mister Vieira che sostituiva Vitinha (infortunato), poi un Miretti assolutamente abulico e fischiato dal paziente pubblico rossoblu e Messias oramai sulle gambe in attesa della forma migliore. Ekhator, Ekuban e Cornet portavano freschezza, vivacità ed un pizzico di tecnica in più. E così ecco lo straordinario gol di Pinamonti (letale se servito con precisione) e Cornet (non poteva sperare di meglio dopo il gol che si era letteralmente mangiato qualche settimana fa).

C'è poi un calciatore che l'assist man Ekuban deve ringraziare assolutamente, un insospettabile giocatore autore dei due precisi lanci dai quali nascevano le due reti, il portiere Nicola Leali. Il numero uno genoano di fatto faceva partire le due azioni gol. In entrambe lo zampino c'è lo metteva poi Ekuban, di piedi per Pinamonti e di testa per Cornet. Il 'salto del centrocampo' si era palesato ed aveva perfettamente funzionato. Il Venezia non riusciva a mettere in fuori gioco gli avversari e soprattutto perdeva i due contrasti decisivi.

Prossima gara a Milano contro l'Inter. Il Genoa non avrà proprio nulla da perdere. Il risultato appare scontato ma sicuramente i tantissimi genoani che saliranno a Milano siamo certi che vedranno un Genoa libero di testa e pronto a creare qualche problema ai nerazzurri. Intanto i 30 punti sono arrivati con una salvezza oramai in tasca.


Altre notizie - Editoriale
Altre notizie