The Day After, un primo tempo senza attacco, una ripresa sparagnina

09.02.2025 10:00 di  Franco Avanzini   vedi letture

Una domanda appare scontata dopo la gara di ieri sera contro il Torino: perché regalare sempre un tempo agli avversari? Era capitato già a Firenze e pure contro i granata per 45 minuti si è visto un Grifone sonnolento, poco propositivo ed assente in attacco. Per segnare occorrerebbe il lavoro corale e non di un singolo giocatore. Vitinha e Miretti sono apparsi fuori dal gruppo, poco propensi ad attaccare e facilmente battibili dagli avversari. Soprattutto dal portoghese ci si attendeva qualche sgroppata offensiva. Se ne è contata una solamente, peraltro innocua. Per il resto prestazione difensiva che però serve a ben poco al giocatore ed alla squadra tutta.

Peggio ha fatto Miretti che spesso è finito gambe all'aria. Troppo facile mandarlo per le terre da parte di avversari tosti e fisicamente ben messi. Lo juventino non ha creato nulla ed è mancato pure nella ricerca dei compagni di reparto. Giusta ovviamente la sostituzione sua e di Vitinha. C'è stata poi la prestazione non buona di Thorsby. Per una volta ha perso parecchi contrasti di testa e per di più ha involontariamente deviato nella propria porta un angolo battuto dalla destra di Leali. Il norvegese è apparso stanco e poco in partita tanto che ha girovagato per il campo senza avere un obiettivo da agguantare. Inoltre, sfortuna nella sfortuna, nel recupero si è fatto male e in settimana sarà monitorato.

È tornato al gol Pinamonti ​​​​​​, non accadeva da dicembre. Un gol, voluto e cercato dal giocatore che, come sempre, si muove parecchio, cerca di fare la boa per i compagni ma riceve davvero troppi pochi palloni per riuscire a rendersi pericoloso dalle parti della porta avversaria. Ma come ogni buon attaccante che si rispetti, basta un pallone buono per far diventare una brutta gara in una bella. Merito di chi gli ha passato la palla, quel Messias che è entrato bene mettendo in ansia la difesa avversaria e merito di un altro subentrato, Zanoli, cui è stato gentilmente ceduto un pallone da un avversario che sciaguratamente ha sbagliato il rinvio.

I cambi dunque hanno funzionato, compreso quello di Masini per Badelj uscito per un infortunio che dovrà esser valutato nei prossimi giorni. Il giovane Masini però non ha fatto rimpiangere il croato mettendo in campo le sue qualità. Merita una menzione Matturro che, al posto di De Winter e senza Bani, ha fatto bene, non ha commesso errori ed è apparso migliorato rispetto alle precedenti prestazioni. Un giocatore che può crescere ancora e diventare un punto fermo di questa squadra.

Per rivedere giocare il Genoa occorrerà attendere lunedì 17 febbraio quando al al Ferraris arriverà il Venezia. Partita da vincere per staccare ancora di più la zona pericolo. Intanto, dopo i risultati di ieri, il Grifone ha conquistato un punto su Empoli, Como e Verona ed oggi ci sarà uno scontro diretto (Cagliari-Parma). Per i rossoblu inizia un tour di sfide importanti perché, Inter a parte, giocherà scontri diretti appunto contro il Venezia e poi affrontando Empoli, Cagliari (in trasferta) e Lecce.


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